Lunedì 7 aprile 2025

E' operativa la NUOVA CLASSIFICAZIONE ATECO2025: visure transitorie' on line e strumenti utili per lo Studio professionale

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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La nuova classificazione ATECO 2025, entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2025, è stata adottata a livello amministrativo dallo scorso 1° aprile 2025.

Sono già disponibili le visure camerali aggiornate con il processo di riclassificazione d’ufficio messo a punto dal sistema camerale. In questa fase transitoria le visure camerali riportano la vecchia classificazione ATECO 2022 e la nuova ATECO 2025, così come riclassificata dalla Camera di Commercio. Potete ottenere le visure dal Cassetto Digitale dell’Impresa oppure dal nostro servizio on line.

ATTENZIONE però, perché la nuova codifica ATECO 2025 introduce significative modifiche sia nella struttura dei codici che nei rispettivi titoli e contenuti; non è quindi scontato che il processo di riclassificazione eseguito d’ufficio conduca alla situazione corretta. Ad un primo esame il nostro staff ha già individuato una percentuale significativa di casi che richiedono un intervento correttivo da parte dell’utente.
L’individuazione del codice ATECO più adatto a rappresentare l’attività svolta spetta sempre al titolare dell’attività economica che deve comunicarlo, fin dall’inizio attività, all’Agenzia Entrate e, se necessario, alla Camera di Commercio e ad altri enti.
È una scelta da fare con attenzione perché svolgere un’attività con un codice ATECO sbagliato può implicare gravi conseguenze, incluse anche sanzioni amministrative pecuniarie.

Dal 15 aprile 2025, chi verificasse che il codice assegnato in automatico non è il più adatto rispetto alla tabella ISTAT di conversione, potrà modificarlo con una specifica procedura che non prevede il pagamento di diritti. Il servizio Rettifica Ateco 2025 sarà disponibile dal 15 aprile 2025 al 30 novembre 2025.

 
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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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